Il marketing è destinato ad adattarsi costantemente a una realtà in movimento ultrarapido e questo significa che i professionisti di settore non possono mai abbassare la guardia, né mancare di aggiornarsi costantemente sull’evoluzione di tutte le possibili strategie. Tra queste, il guerrilla marketing non manca mai di riaffermare la sua efficacia, né la capacità di sfruttare l’elemento sorpresa per creare un impatto in grado di portare un brand alla ribalta, se attuato con maestria e precisione.
Guerriglia marketing: un “blitz” a Milano e Monza per Sportler
Guru Marketing ha usato questo approccio per lanciare a Carugate l’ultimo punto vendita di Sportler, brand di abbigliamento e articoli sportivi. Con un vero e proprio “blitz” focalizzato sulle arterie più importanti di Milano e Monza, la campagna guidata dagli esperti del “team Guru” ha fatto del dinamismo e della velocità la sua cifra.
L’area su cui concentrare la campagna è stata completamente coperta da una comunicazione ad alto impatto fatta di affissioni di varia grandezza in luoghi pubblici e fermate della metro, volantini, immagini pubblicitarie comparse sul manto stradale e una varietà di messaggi promozionali che hanno trasformato il circuito urbano di Milano e Monza in una galleria di messaggi coinvolgenti che portavano a Sportler. Questo senza trascurare anche altre forme di comunicazione più “tradizionale”, come i giornali, né le risorse più innovative, come la collaborazione con microinfluencer che potessero rilanciare la campagna anche sulle piattaforme.
Una strategia dinamica, in grado di produrre un effetto a catena
L’iniziativa di guerrilla marketing pianificata da Guru Marketing per Sportler non si è limitata a lanciare un messaggio pubblicitario, ma ha creato ad arte un linguaggio e un modo di raccontare un brand in grado di catturare l’attenzione dei potenziali clienti, cioè gli appassionati o anche solo gli interessati allo sport, ma anche di integrare messaggi importantissimi in cui l’azienda crede e investe, rilanciando, ad esempio, il suo forte impegno per la sostenibilità.
La campagna, di cui si coglievano segnali in ogni angolo dello spazio urbano, ha quindi innescato un effetto a catena che ha stimolato la curiosità generale e favorito una curiosità rilanciata e catturata anche sulle piattaforme di social network e nelle comunità digitali. Questo ha garantito che il messaggio di Sportler rimanesse impresso, garantendo il successo del punto vendita, ma ponendo anche le basi per un’attenzione duratura verso il marchio.
Un buon marketing è solo personalizzato
Il guerrilla marketing pianificato per Sportler è una conferma di quanto possa essere efficace anche ragionare in modo “non convenzionale”, quando la situazione lo consente, anzi, lo richiede. Per questo, per promuovere un brand, è necessario un team di specialisti perché non esiste nulla di più inefficace di una strategia di marketing standard, impersonale e preimpostata.
Occorre invece, quale che sia l’obiettivo, un piano di marketing personalizzato, nato dall’analisi delle risorse, dalla brand identity, degli obiettivi a breve e lungo termine e personalizzato allo scopo di soddisfare le necessità del singolo cliente, garantendogli di raggiungere il pubblico giusto e con il messaggio più adatto.
Co-editrice de "Il Mitte", magazine online per italiani in Germania o che guardano alla Germania con interesse.
Co-fondatrice dell'agenzia di comunicazione "Fiore & Conti".
Giornalista freelance e moderatrice di venti.
Vive a Berlino, ma viaggia in tutto il mondo.
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