Anche in Italia, come in Francia, è da poco passata una legge pensata per combattere gli sprechi alimentari. A voler dare retta agli stereotipi, si potrebbe dire che le principali differenze fra queste due norme sono curiosamente rappresentative delle principali differenze fra i due paesi. La legge francese, infatti, punta tutto sul punire e penalizzare chi spreca, mentre quella italiana sceglie di incentivare chi dona il cibo in eccesso, premiando i comportamenti virtuosi. La legge sugli sprechi alimentari, naturalmente, è pensata soprattutto per essere applicabile alle attività che ruotano in larga parte attorno al cibo, come supermercati o ristoranti, ma in pochi sanno che anche aziende private di altri tipi ed enti pubblici possono ottenere agevolazioni fiscali donando il cibo avanzato, purché ovviamente non scaduto e ancora consumabile. Questa legge, che è stata definita “la più bella eredità del dopo-Expo”, si inserisce nel quadro di una crescente consapevolezza rispetto ai temi ambientali e alla corretta gestione delle risorse. In che modo questa nuova legge riguarda l’industria degli eventi? Il nostro settore non è stato esplicitamente menzionato nel recente dibattito in materia, eppure possiamo dire con certezza che la questione ci riguarda, prima di tutto come esseri umani e poi come professionisti. Negli ultimi anni, per fortuna, l’attenzione verso gli eventi ecosostenibili e a impatto zero è andata crescendo, così come la consapevolezza dell’importanza di ridurre gli sprechi alimentari e non. Ecco un rapido riassunto della situazione attuale e qualche indicazione su ciò che possiamo fare.
Era ora! E’ un paradosso il fatto che si organizzino grandi eventi all’insegna dell’abbondanza e, di conseguenza, dello spreco e dall’altra parte ci sia un aumento considerevole dei cosiddetti “nuovi poveri” :famiglie con bambini, padri separati e disoccupati ultracinquantenni che qualche anno fa erano parte del “ceto medio”. Ben venga quindi questa legge che incentiva le donazioni alimentari.
Era ora! E’ un paradosso il fatto che si organizzino grandi eventi all’insegna dell’abbondanza e, di conseguenza, dello spreco e dall’altra parte ci sia un aumento considerevole dei cosiddetti “nuovi poveri” :famiglie con bambini, padri separati e disoccupati ultracinquantenni che qualche anno fa erano parte del “ceto medio”. Ben venga quindi questa legge che incentiva le donazioni alimentari.