Quando si è in vacanza si possono avere diverse idee di cosa voglia effettivamente dire tornare al lavoro. Qualcuno contempla questa prospettiva con angoscia e terrore, mentre altri ne hanno un’idea quasi romantica. Si anticipa quella sensazione da primo giorno di scuola, l’idea di addentrarsi, pieni di energie, in un nuovo anno pieno di possibilità, nel quale riusciremo finalmente a migliorare tanti aspetti della nostra vita che non ci soddisfano. La realtà del tornale al lavoro è di solito abbastanza distante da entrambe queste ipotesi. Lo scenario più comune è quello di un ritorno che si trascina per più giorni, con una valanga di impegni procrastinati che ci franano addosso e il vago senso di disagio che deriva dall’aver perso le abitudini quotidiane invernali. Esiste un modo per avvicinarsi almeno un po’ a quell’ideale di energia e produttività che ci piace associare al ritorno dalle ferie? Non ci sono strategie infallibili, ma alcuni piccoli accorgimenti possono aiutarci almeno a ridurre il trauma.
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