La buona notizia è che il 2016 è finito. Quella cattiva è che non abbiamo prove che il 2017 non abbia intenzioni anche peggiori. La maggior parte dei miti artistici e intellettuali della nostra epoca non ci sono più e non sono ancora emersi gli equivalenti moderni di Umberto Eco o Leonard Cohen, le certezze diminuiscono mentre aumentano i motivi globali di angoscia. Come fare, in questo clima, a tirare fuori dei buoni propositi per il 2017 che non sembrino assolutamente irraggiungibili? Ammettetelo, anche voi avete googolato “buoni propositi per il 2017” in almeno due lingue e anche voi siete rimasti delusi dei risultati: generici inviti alla positività, per lo più provenienti da un Paese che, detto fra noi, ha pochissimi motivi per essere ottimista. La sensazione condivisa è di essere arrivati esausti alla meta di questo capodanno 2017. Quali buoni propositi possiamo sperare di mettere in pratica, sperando di farli durare almeno fino a marzo? Ecco qualche idea, semiseria e adeguatamente cinica.
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