Quando parliamo di branding, solitamente, ci riferiamo alle pratiche che servono a stabilire o rafforzare l’identità di un marchio presso il pubblico. La comunicazione viene quindi diretta ai clienti e tarata sulle loro prospettive, aspettative e necessità. Negli ultimi anni, tuttavia, sta emergendo – soprattutto fra i grandi brand internazionali – la necessità di mettere in pratica strategie simili, rivolte verso l’interno. Ci si preoccupa dunque del modo in cui i dipendenti e tutti coloro che sono professionalmente coinvolti nella vita dell’azienda percepiscono il brand e i suoi valori, e di come queste percezioni influiscano sulla produttività e sull’identità del marchio in generale. Questo è ciò che normalmente si chiama employer branding o branding interno. Ecco come funziona.
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