Il ritorno degli eventi: consigli per adeguarsi a una nuova realtà - Il blog di Smart Eventi
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Il ritorno degli eventi: consigli per adeguarsi a una nuova realtà

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Scritto da Lucia Conti
Per l’industria degli eventi il 2022 è iniziato con ottime speranze. La gestione della pandemia procede, i dipendenti in smart working sono tornati in ufficio e si pensava che il settore potesse tornare a prosperare. Cosa che in parte è successa, soprattutto nel settore musicale.

Molti organizzatori, tuttavia, ancora faticano a raggiungere dei numeri significativi e si chiedono se il loro destino sia continuare a lavorare ancora a lungo con dei numeri “post covid”. Questo accade non più e non solo per l’incertezza ancora prodotta dal Covid, ma soprattutto per il modo in cui la pandemia ha cambiato l’atteggiamento delle persone e il loro modo di vivere l’intrattenimento.

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Il ritorno degli eventi: adeguarsi al cambiamento

I dati del primo trimestre del 2022 sembrerebbero confermare una tendenza che sperimenta un calo oggettivo di presenze, soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti mega-eventi. Molti famosi festival, infatti, hanno sperimentato un calo che arriva fino al 20%.

L’obiettivo dell’industria degli eventi, dunque, è quello di riprogrammare completamente la user experience, senza dimenticare il valore aggiunto delle nuove risorse digitali, scoperte grazie ai professionisti degli eventi virtuali. Queste risorse continueranno ad avere grande importanza, perché hanno cambiato il modo di vivere delle persone, che non vogliono più rinunciarvi.

Come fare allora per orientarsi in questa fase così delicata per il settore? Ecco qualche consiglio che può aiutarti a organizzare al meglio un evento di successo. Il primo è ridefinire il concetto stesso di successo, declinandolo in termini qualitativi, più che quantitativi. Più che entusiasmarsi per grossi numeri o deprimersi per numeri minori, infatti, si dovrebbe guardare ai lead effettivi generati dopo l’evento. Più incontri prenotati e conclusi con successo su un numero di partecipanti totali minore, infatti, varrà molto di più di un bagno di folla che alla fine della fiera, è proprio il caso di dirlo, non si traduce in un successo aziendale.

Una domanda chiave, inoltre, può aiutare l’organizzatore di un evento a ricalibrare meglio la sua strategia: quali esperienze NON possono essere ancora garantite dal mondo digitale?

Gli eventi virtuali, ma anche la riorganizzazione digitale dei meeting e delle conferenze di lavoro, infatti, hanno fatto sperimentare alle persone la comodità di soluzioni che fanno risparmiare tempo e denaro. A questo ci riferiamo quando parliamo di un’attitudine completamente nuova, che porta oggi molti a non rinunciare più a questo tipo di vantaggio acquisito.

Per questa ragione, l’evento fisico deve garantire al partecipante qualcosa che non riuscirà a trovare altrimenti. Vale a dire un’esperienza unica, in cui il relax e il divertimento offerti non possano essere vissuti che in presenza.

Dall’evento una volta l’anno alla 365-days community

Un ulteriore cambiamento consiste nel fatto che si stia superando gradualmente il concetto di grande fiera annuale, mentre sta prendendo piede sempre di più l’idea di un progetto distribuito nel corso dei mesi.

Mentre in passato l’obiettivo degli organizzatori era di concentrare tutte le risorse in un unico evento, infatti. oggi si sta capendo sempre di più che ha senso investire in una community permanente.

Ridurre a una sola occasione le possibilità di networking, formazione e vendita, infatti, significa in primis rischiare molto, se l’esito dovesse deludere. E significa anche privarsi di opportunità che possono diventare costanti e quindi oggettivamente più redditizie. In alternativa, invece, il grande evento annuale può diventare il momento finale del processo di creazione di una 365-day community, che arriverà a partecipare già coesa e interessata.

È chiaro che, per arrivare a questo, il personale di vendita dovrà riqualificarsi e interagire con partner ed espositori sulla base di un nuovo mindset, che punta all’allargamento professionale del network, non solo durante l’evento, ma anche prima e dopo.

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Informazioni sull'autore

Lucia Conti

Co-editrice de "Il Mitte", magazine online per italiani in Germania o che guardano alla Germania con interesse.
Co-fondatrice dell'agenzia di comunicazione "Fiore & Conti".
Giornalista freelance e moderatrice di venti.
Vive a Berlino, ma viaggia in tutto il mondo.

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