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Cos’è la psicologia degli eventi?
La psicologia degli eventi è lo studio del comportamento e delle emozioni umane registrate durante gli eventi. Si differenzia dalla psicologia sociale proprio perché si concentra sulle reazioni che si osservano durante un evento di successo e solo in questo ambito. Il suo obiettivo, dunque, è quello di creare un contesto in cui i partecipanti possano vivere un’esperienza di felice interazione e intensa partecipazione alle attività programmate.
Tre discipline da usare con successo nell’event planning
Le tre discipline che vengono utilizzate con più frequenza nell’organizzazione degli eventi sono la psicologia cognitiva, della comunicazione e della crescita. Tutte e tre queste aree della psicologia degli eventi, infatti, forniscono una notevole quantità di informazioni su come le persone ragionano e si comportano.
La psicologia cognitiva si concentra in particolare sul modo in cui le persone elaborano le informazioni, le ricordano, imparano cose nuove e risolvono i problemi. La psicologia della comunicazione studia invece il modo in cui le persone comunicano tra loro, interpretano i messaggi e reagiscono a diverse forme di comunicazione, come le registrazioni video e audio o le presentazioni dal vivo. La psicologia della crescita, infine, si occupa dei modi in cui gli individui (e i gruppi) possono migliorare la loro salute mentale attraverso l’autorealizzazione. Questo tipo di psicologia è particolarmente utile nella pianificazione di workshop o seminari, perché ci aiuta a capire come incoraggiare al meglio la personale evoluzione dei partecipanti a questi eventi.
La psicologia cognitiva
L’uso della psicologia cognitiva per organizzare eventi, consiste nel capire il pubblico e ciò che desidera. Nella pianificazione, quindi, includi solo ciò che può risultare gradito ai partecipanti e migliorare la loro esperienza dell’evento. Se ti sembra che qualcosa non serva, probabilmente non serve davvero: non aggiungerlo! Ottimizza inoltre i contenuti dei tuoi eventi, in modo che siano rilevanti per chi segue e trasmettano il messaggio che si vuole promuovere. Se organizzi un evento sulla sostenibilità, ad esempio, preoccupati di fornire anche informazioni sui modi in cui i presenti possono ridurre la loro impronta di carbonio, a casa o al lavoro: non limitarti a segnalare problemi senza offrire soluzioni!
Fai poi in modo che i partecipanti possano trovare facilmente tutte le informazioni sull’evento e affronta il problema in anticipo. Come pensi di diffonderle? C’è un’app o un sito web? Sono disponibili dei flyer? C’è un hashtag da utilizzare sui social media?
La psicologia della comunicazione
La psicologia della comunicazione può invece aiutarti a comprendere come comunicare efficacemente con gli altri, sia in presenza che in ambito digitale. Un esempio è sapere che le persone preferiscono ricevere informazioni in piccole dosi, piuttosto che in grandi quantità e in un’unica soluzione. Ciò significa, ad esempio, che uno speaker che presenti una breve panoramica del suo intervento, subito prima di iniziare a parlare, sarà preferibile a un lungo disclaimer da leggere, con tutte le informazioni relative alla presentazione.
Un altro modo per utilizzare la psicologia della comunicazione è quello di creare “aree di incontro” per gruppi di partecipanti interessati a relazionarsi dopo la fine dell’evento. In questo modo, avranno la possibilità di parlare tra di loro senza interrompere le conversazioni e le interazioni degli altri gruppi.
La psicologia della crescita
La psicologia della crescita si focalizza sulle modalità con cui le persone apprendono e si evolvono. Quando si organizza un evento, ciò significa che bisogna pensare a come i partecipanti potranno sviluppare nuove potenzialità, grazie a ciò che sperimenteranno. Supponiamo, ad esempio, che tu voglia pianificare un webinar sull’email marketing per le piccole imprese. Invece di limitarti a mobilitare degli speaker e a farli parlare in pubblico, potresti pensare a come i partecipanti potranno crescere grazie all’esperienza, ad esempio con esercizi o attività che li aiutino ad acquisire nuove competenze, relative a loro stessi o alla loro attività.
Ci auguriamo che questi consigli sulla psicologia applicata alla pianificazione degli eventi ti stiano stati utili. Ora sta a te decidere quanto dettagliatamente vorrai seguire questi passaggi, ma noi ti consigliamo senz’altro di tenerli in considerazione. Magari con l’aiuto di event planner già affermati.
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