Miopia di marketing: cos’è e come evitarla

Miopia di marketing: quando la visione si restringe

Questo termine, coniato dal famoso economista e teorico del marketing Theodore Levitt nel 1960, fa riferimento alla tendenza delle aziende a concentrarsi troppo sui propri prodotti o servizi, a scapito di una visione più ampia delle esigenze e dei desideri dei consumatori. Un aspetto da non sottovalutare in un mercato che subisce, oltretutto, un’evoluzione sempre più rapida.

La miopia di marketing può essere paragonata ai classici paraocchi per cavalli: le aziende non possono o non vogliono vedere ciò che accade oltre il loro ristretto campo visivo e nutrono un’eccessiva fiducia nella propria offerta, senza considerare le mutevoli preferenze dei consumatori o i cambiamenti della società. In altre parole, in questi casi si può diventare così concentrati su ciò che si produce, da perdere di vista il quadro generale.

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Alcuni esempi pratici di fallimenti dovuti a questo errore

Un esempio classico di miopia di marketing è quello delle aziende di fotografia tradizionale. Molte di queste aziende sono fallite a causa dell’avvento della fotografia digitale, o meglio, della loro incapacità di “reagire” al cambiamento. Ignorando l’innovazione epocale che stava stravolgendo il loro settore, hanno scelto di puntare esclusivamente sul miglioramento del loro prodotto e cioè delle fotocamere tradizionali, non cogliendo il cambiamento di paradigma rappresentato dalla nuova tecnologia e dell’emergere dei dispositivi mobili.

Un altro esempio è rappresentato dall’industria musicale, che in passato era focalizzata sulla vendita di supporti fisici come CD e vinili. Con l’avvento della musica digitale e delle piattaforme di streaming, molte case discografiche e artisti hanno faticato non poco ad adattarsi al nuovo scenario, finendo, in molti casi, per esserne travolti. La stessa crisi ha colpito aziende leader nel settore del noleggio di film e videogiochi, che ugualmente non hanno colto l’importanza dell’era digitale e dello streaming online e non hanno investito per adattarsi al cambiamento tecnologico.

Un altro caso di miopia di marketing è infine quello che ha portato alcuni grandi brand di abbigliamento a trascurare l’e-commerce. Questo ha limitato moltissimo la loro capacità di adattarsi alle nuove abitudini di acquisto dei consumatori e di conseguenza ha compromesso anche il loro profitto.

Come evitare la trappola della miopia di marketing

Per evitare di cadere in questa trappola, le aziende devono adottare una mentalità orientata al cliente ed essere disposte ad adattarsi alle nuove tendenze, a volte persino anticipandole, piuttosto che restare vincolate ai loro prodotti e servizi in modo rigido.

La sfida da raccogliere è cambiare quando cambiano i clienti, sapendo intercettare questa trasformazione quando è ancora nell’aria. Non si tratta solo di mantenere una posizione dominante o la propria nicchia di mercato: a volte, se non ci si adegua, si rischia di fallire, non importa quanto un brand sia famoso.

Solo attraverso un’attenzione costante alle esigenze dei consumatori, le aziende potranno anticipare i cambiamenti della società e prosperare nel mondo altamente competitivo del business moderno. Questo richiede una costante ricerca di nuove opportunità, il monitoraggio delle tendenze emergenti, la volontà di investire nell’innovazione e la capacità di mettersi costantemente in discussione.

Mantenere un equilibrio tra focalizzazione e flessibilità rappresenta infatti l’unico modo per evitare le insidie di una visione ristretta e garantirsi un successo a lungo termine in un mondo imprenditoriale in continua trasformazione.

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