Due anni fa abbiamo testato per voi alcune applicazioni pensate per organizzare e pianificare il lavoro e, in generale, semplificare la vita e aumentare la produttività. Ebbene, in questo ambito le tendenze sono in continua evoluzione e, da almeno un anno a questa parte, la tendenza più popolare e in ascesa è sorprendentemente… retrò. Come molte “mode” di questo settore, l’abbiamo importata dall’Asia, soprattutto dal Giappone (ma anche dalla Cina), dove il poderoso progresso tecnologico non ha mai intaccato l’abitudine plurisecolare di annotare gli appuntamenti a mano, con carta e penna. I planner non digitali stanno tornando prepotentemente alla ribalta anche da noi, ed è inutile che vi dica che chi scrive ha già effettuato il passaggio da una gestione degli impegni interamente digitalizzata a una interamente manuale. Perché si diventa improvvisamente fanatici dei planner tradizionali? Che cosa ci porta ad abbandonare le app GTD sullo smartphone per tornare a comprare penne, matite, evidenziatori e agende come quando eravamo a scuola o – per quelli di noi che hanno iniziato la propria vita lavorativa quando internet era agli albori – come nei nostri vecchi uffici? Vediamolo insieme.
Lascia un Commento