Carbon offsetting per eventi: quali programmi funzionano davvero?

Che cosa sono i programmi di carbon offsetting?

I programmi di carbon offsetting sono progetti nei quali un’azienda può investire per “rimediare” al danno provocato al pianeta attraverso le emissioni. In parole povere, chi gestisce un’attività o – nel nostro caso – organizza un evento, può finanziare un progetto che riduca le emissioni globali di CO2 in misura uguale o maggiore a quelle prodotte dall’azienda stessa o dall’evento in questione. Fra i programmi più popolari ci sono quelli di riforestazione, che prevedono di piantare alberi la cui produzione di ossigeno possa, nel lungo periodo, ridurre l’impatto della CO2 generata. Questo particolare tipo di programmi, pur molto apprezzato forse anche per la sua qualità intuitiva, è fra i meno efficaci. Quali sono i più efficaci e come individuarli? I criteri sono molteplici.

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Perché i programmi di riforestazione funzionano meno di quanto si creda

Mettiamo subito in chiaro una cosa: la riforestazione è utile e necessaria, sul nostro pianeta. Quando diciamo che i programmi di carbon offset basati sulla riforestazione sono poco efficaci, intendiamo principalmente dire che non danno i risultati che le aziende si aspettano. In primo luogo perché i risultati in termini di bilanciamento delle emissioni, con questi programmi, si calcolano su periodi molto lunghi. In secondo luogo perché è successo più volte che le foreste piantate come parte di questi programmi venissero distrutte da incendi, vanificando così completamente lo sforzo di compensazione delle aziende che vi avevano investito. Per questo motivo vale la pena di considerare progetti alternativi.

Quali criteri usare per scegliere un programma di carbon offsetting?

La prima domanda da porci è: come si riducono le emissioni? E, per rispondere, occorre porsene una ulteriore: come si generano le emissioni di CO2? Le risposte ci porteranno inevitabilmente al tema dell’energia: i viaggi e le forniture elettriche domestiche e industriali sono fra le principali cause della produzione di anidride carbonica. Per questo molte aziende scelgono di investire nella creazione di parchi eolici o centrali a energia solare, magari anche su scala ridotta, per rendere sostenibile la fornitura locale. Quando si sceglie un programma di carbon offsetting, inoltre, è importante anche interrogarsi su come tale programma vada a influenzare le comunità locali. Se, per esempio, un parco eolico può creare lavoro in una piccola comunità, limitando la necessità per gli abitanti di spostarsi regolarmente per lavorare altrove, si può ritenere che quel programma abbia un importante valore aggiunto. Inoltre è importante concentrarsi sulla localizzazione dei progetti: molte aziende si interessano soprattutto di progetti locali, ma è altrettanto importante finanziare i programmi che migliorano la sostenibilità nei paesi meno sviluppati, che spesso sono quelli che patiscono maggiormente le conseguenze del cambiamento climatico, pur non contribuendovi nella stessa misura.

Chi paga per i programmi di carbon offsetting?

Nell’industria degli eventi, il problema della sostenibilità economica è estremamente attuale e importante. Tutti i programmi di offset hanno dei costi e, a fronte delle capienze spesso ridotte delle location, per molti organizzatori tali costi rischiano di essere insostenibili. In molti stanno scegliendo di coinvolgere il pubblico, ricaricando il costo dei programmi su quello dei biglietti o chiedendo un contributo volontario per la sostenibilità dell’evento. Dopo tutto, dicono, siamo tutti corresponsabili delle emissioni che generiamo e quindi il costo dovrebbe essere sostenuto tanto dagli organizzatori quanto dai partecipanti. In altri casi è possibile godere di agevolazioni per le politiche sostenibili, ma ovviamente questo tipo di programmi variano da Paese a Paese.

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