Qualunque idea abbiate della professione di organizzatore di eventi, probabilmente è sbagliata e il motivo per cui ne avete un’idea sbagliata è che uno dei requisiti fondamentali per far bene questo lavoro è il saperne dare all’esterno un’idea completamente falsa. Come tutte le professioni che implicano una dimensione pubblica, l’organizzazione di eventi prevede una distinzione molto netta fra la parte del lavoro che viene resa visibile all’esterno e quella che invece rimane “sommersa” e non deve essere percepita da coloro che fruiscono dell’evento stesso. La cattiva notizia è che il glamour, i larghi sorrisi, le conversazioni brillanti, gli aperitivi e i cocktail a bordo piscina (ok, io non ho mai bevuto un cocktail a bordo piscina in anni di questo lavoro, ma ne ho consumati in grandi quantità in una moltitudine di location interessanti) sono concentrati nella sfera pubblica, che non è che la punta dell’iceberg e, come tutte le punte di tutti gli iceberg reali e metaforici, è infinitamente più piccola della montagna nascosta sotto la superficie del mojito. Se avete maturato il desiderio di diventare organizzatori di eventi dopo aver contemplato la punta di un iceberg altrui, lasciate perdere. Se siete veramente determinati, continuate a leggere: se vi riconoscete in una o più caratteristiche in questa lista, lasciate perdere. Organizzare eventi è un lavoro splendido e, a tratti, anche molto divertente, ma non per i motivi che vi aspettereste.
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