Quiet quitting: perché i dipendenti sono demotivati e cosa fare per evitarlo - Il blog di Smart Eventi
Team Building e viaggi incentive

Quiet quitting: perché i dipendenti sono demotivati e cosa fare per evitarlo

quiet quitting
Scritto da Angela
Il mondo del lavoro è cambiato notevolmente negli ultimi anni. Con la globalizzazione, i progressi tecnologici e il passaggio alla cosiddetta gig economy, il mercato è diventato sempre più instabile. Molti lavori stanno diventando meno sicuri e più precari, rendendo più difficile per i dipendenti pianificare la propria carriera o sentirsi parte di un’azienda in una prospettiva che duri abbastanza a lungo da offrire opportunità di avanzamento. Questa situazione ha creato il fenomeno del cosiddetto “quiet quitting”, che si potrebbe tradurre con “licenziarsi in silenzio”, il che significa fare il minimo indispensabile sul lavoro senza effettivamente presentare le dimissioni. O, in termini più franchi e precisi, “lavorare in base al proprio stipendio”. Questa tendenza segue quella che è stata chiamata“the Great Resignation”, ovvero “le dimissioni di massa”, quando un gran numero di persone in tutto il mondo ha lasciato il lavoro durante o subito dopo la pandemia. Il motivo è molto semplice: le nuove generazioni hanno imparato dall’esperienza dei loro predecessori e non hanno intenzione di sacrificare il loro benessere fisico o mentale per fedeltà a imprese che non compensano o valorizzano adeguatamente il loro lavoro..
Iscriviti alla newsletter

Informazioni sull'autore

Angela

Editrice e co-fondatrice dell'agenzia di comunicazioni Fiore & Conti Gbr. Vive e lavora a Berlino

Lascia un Commento