Fare marketing su Instagram è molto meno divertente di quanto le campagne promozionali delle relative app vogliano farci credere. Il problema fondamentale e a tutt’oggi non adeguatamente risolto è che Instagram, a differenza di Facebook, proprio non ci sta a permettervi di programmare il contenuto del feed e questo, per i marketer, è un disagio non da poco. Tutto quello che si riesce a ottenere è frutto di un compromesso fra le necessità di chi usa la piattaforma per promuovere un brand e la bizzarra ossessione di Instagram per la “spontaneità” – che cosa ci sia poi di spontaneo nell’abitudine di pubblicare foto artefatte, ottenute dopo dozzine di tentativi e corredate da filtri che trasformano una minestrina di dado in una pietanza da chef stellati, non è dato sapere. Fra le applicazioni più popolari del momento per gestire la “programmazione” (il virgolettato è d’obbligo) su Instagram c’è Later. E per “più popolare” in questo caso intendiamo “quello con la campagna online più aggressiva”. Nella nostra continua ricerca degli strumenti di marketing più efficaci, l’abbiamo provato per voi.
Lascia un Commento