La pianificazione degli eventi non è più quella di appena diciotto mesi fa. I bilanci, per circa due terzi dei team, restano compressi, eppure l’industria globale degli eventi si avvia verso una dimensione stimata di 2,19 trilioni di dollari entro il 2028, con un ritmo di crescita tutt’altro che trascurabile. Intanto, a mutare sono innanzitutto i partecipanti e le loro aspettative. Le modalità di registrazione sono sempre più tardive e spesso concentrate nell’ultimo mese o addirittura nelle ultime settimane, mentre i criteri con cui si decide se partecipare o meno a un evento sono sempre più selettivi. Programmare eventi guardando al 2026 significa comprendere che queste novità non sono oscillazioni passeggere, ma mutamenti strutturali.
Co-editrice de "Il Mitte", magazine online per italiani in Germania o che guardano alla Germania con interesse.
Co-fondatrice dell'agenzia di comunicazione "Fiore & Conti".
Giornalista freelance e moderatrice di venti.
Vive a Berlino, ma viaggia in tutto il mondo.
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