Sicuramente state pensando che l’ultima cosa di cui avete bisogno è un altro profilo sull’ennesimo social network: l’abbiamo pensato anche noi. Nonostante questo, abbiamo provato per voi Shocase, la nuova piattaforma social dedicata esclusivamente ai professionisti del marketing, per capire che cosa abbia spinto un considerevole numero di investitori privati a contribuire alla crescita di quella che si annunciava come una fra le tante tech-startup degli ultimi anni. Il fondatore Ron Young, che ha evitato accuratamente la via dei Venture Capital, sostiene di aver individuato un vuoto nel mercato, precisamente la mancanza di un social network dedicato esclusivamente alle centinaia di migliaia marketer nel mondo, e di aver interpretato i bisogni di questa particolare categoria.
Shocase, ovvero LinkedIn per il marketing
Shocase è un social verticale, ovvero – a differenza di piattaforme come Facebook e Twitter – si rivolge a un pubblico di nicchia, definito e limitato. Volendo riassumere la mission di questo social in una frase, lo si potrebbe definire LinkedIn per il marketing ed è proprio alla celebre piattaforma per professionisti che Shocase si ispira e si appoggia in modo esplicito. Nel creare il proprio profilo, infatti, è possibile scaricare il proprio set di contatti dal profilo LinkedIn e ricaricarlo su Shocase. La procedura è leggermente più macchinosa di quanto non siamo abituati a vedere nella fase iniziale di creazione di un profilo social, ma è anche ragionevolmente rapida e, se avete impiegato tempo e pazienza a costruire una dettagliata lista di contatti professionali, può valere la pena di utilizzarla come base di partenza.
Portfolio multimediale
La caratteristica distintiva e senza dubbio più interessante di Shocase consiste nel suo essere incentrato sulla creazione e condivisione dei portfolio. In questo senso, la bacheca a disposizione dell’utente unisce una serie di funzioni proprie di Facebook, Pinterest, LinkedIn e YouTube, permettendo di caricare file di diversi formati. Questa scelta dimostra una conoscenza approfondita del pubblico di riferimento: il marketing, infatti, è oggi un settore estremamente ampio, che unisce graphic designer, content manager, web designer, social promoters, project manager e una miriade di altre figure professionali. Ne consegue che, per un marketer, esporre il proprio lavoro in modo accurato necessiti di una piattaforma versatile e dalla forte vocazione multimediale. Una volta composto il proprio profilo e organizzati i contenuti de portfolio, è possibile esplorare il lavoro dei colleghi e valutare e commentare i lavori altrui o richiedere pareri sui propri.
Opportunità professionali
Naturalmente il network offre ampio spazio alla ricerca e all’offerta di opportunità professionali e in questo risiede forse la sua principale attrattiva per chi lavora in questo settore. Fin dalla fase di beta testing, infatti, su Shocase si sono concentrati i profili di alcuni fra i più prominenti executive del marketing internazionale. Il fatto che la piattaforma sia ancora relativamente poco affollata rende più facile l’approccio e l’interazione diretta anche con profili che potrebbero apparire irraggiungibili anche solo su LinkedIn, che ha ormai maturato una sua etichetta e tende a non mettere in discussione le distanze e le gerarchie acquisite.
Conclusioni
Shocase è un servizio freemium, che mette a disposizione un set di funzioni assolutamente soddisfacente nella versione gratuita e che, almeno fino a questo momento, sembra immune alla pratica degli Ad targettizzati e rende possibile una efficace personalizzazione del proprio stream, in modo da ricevere solo contenuti autenticamente rilevanti.
Come per tutti i social, il successo o l’insuccesso definitivo saranno decretati, col tempo, dalla capacità di attirare un numero di utenti sufficiente a rendere la presenza sul network utile per un professionista. Lanciato ufficialmente come servizio al pubblico all’inizio del 2015, infatti, questo network è ancora in una fase di crescita che potrebbe terminare in un epilogo simile a quello di Google+.
Gli italiani presenti sono ancora una sparuta minoranza, e i contenuti in Italiano sono assenti, ma se aspirate a collocarvi professionalmente in un contesto internazionale e a confrontarvi con i marketer più influenti di oltreoceano, può valere la pena di offrire una possibilità a questo servizio social.
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