TiKTok e sostenibilità: la svolta green della Generazione T

La Generazione T chiede ai brand una maggiore responsabilità ecologica

I millennial e la Generazione Z, esprimono un interesse per la sostenibilità molto più accentuato che in passato. Sono soprattutto loro a promuovere temi green e a fare in modo che diventino virali e in questo senso rappresentano indubbiamente il principale motore di TikTok. Questo non significa, tuttavia, che non siano presenti anche altre fasce anagrafiche, che finiscono per essere coinvolte nel medesimo processo di sensibilizzazione. Per questo si parla più in generale di Generazione T, una comunità identificata dall’uso della piattaforma, più che dall’anno di nascita dei singoli utenti.

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Attualmente, la Generazione T non chiede solo prodotti più ecologici, ma brand più consapevoli e disposti ad agire nella direzione di una maggiore tutela dell’ambiente. La maggioranza di questi consumatori ritiene che le imprese debbano concretamente orientarsi alla sostenibilità e adottare iniziative e pratiche più ecologiche. È quindi il caso che le aziende ne tengano conto, evidenziando eventuali scelte responsabili anche con un’adeguata campagna promozionale.

Un’indagine condotta recentemente su questa tipologia di consumatori ha mostrato che:

• il 75% degli intervistati sarebbe disposto a pagare di più per i prodotti di aziende con una storia di pratiche eco-sostenibili.
• il 66% si dichiara più propenso ad acquistare da aziende coinvolte in iniziative orientate alla sostenibilità.
• il 74% sarebbe disposto a pagare di più per i prodotti di aziende che si siano impegnate a ridurre la lorop “impronta di carbonio” (carbon footprint), vale a dire la quantità di gas a effetto serra generata durante la produzione.

TikTok sta diventando un luogo in cui si giudica l’impatto ambientale delle imprese

Per molte persone, TikTok è il luogo di riferimento per video musicali e meme, ma per chi non cerca solo intrattenimento, è anche una piattaforma che può essere utilizzata per acquisire o divulgare informazioni e per giudicare l’impatto ambientale di prodotti e brand.

L’applicazione incoraggia infatti gli utenti a postare video a tema, con hashtag come #MyEcoChallenge o #WhatIsYourEcoChallenge. La sfida più recente si chiama #FoodForThought e consiste nel caricamento di video che mettono in evidenza il problema dello spreco alimentare.

Oltre a fruire di contenuti esistenti, gli utenti di TikTok ne creano di nuovi (la piattaforma ha registrato un incremento del 270% di video legati al tema, nel 2022): 3 su 10 cercano recensioni sul valore eco-green di un prodotto, prima di acquistarlo, mentre 1 su 5 commenta negativamente le aziende che hanno un impatto negativo sull’ambiente.

Tutto questo, inevitabilmente, finisce per influenzare il mercato e rende imprescindibile il green marketing. La campagna “Make It Happen”, ad esempio, ha contribuito ad aumentare del 20%, tra i giovani tra i 18 e i 29 anni, la visibilità di brand di moda e di cosmetici orientati alla sostenibilità.

In futuro, non è difficile prevedere partnership sempre più integrate tra aziende e TikToker molto popolari. La tendenza degli utenti più giovani ad aspettarsi un maggiore coinvolgimento rispetto ai temi green e l’impatto degli influencer in rapporto ai trending topic ne è la premessa. Se i brand coglieranno questa opportunità, coinvolgendo gli utenti in base ai fattori di questa equazione, aumenteranno di molto la fiducia dei potenziali acquirenti nei prodotti consigliati, guidando così le decisioni di acquisto. Ancora una volta, dunque, una scelta etica si trasformerà in una scelta anche conveniente.

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