La parola d’ordine, al tempo dei social, è interazione. Il feedback, l’interazione diretta, la comunicazione bidirezionale con gli utenti sono i mantra del marketing contemporaneo e, per un breve periodo, sembrava che i social network dovessero soppiantare interamente tutte le altre forme di interazione fra brand e pubblico. Eppure, da più parti, si parla della rinascita di uno strumento che sembrava destinato a cadere per sempre nel dimenticatoio: la newsletter. In molti l’hanno abbandonata, in molti la considerano una seccatura o uno spreco di tempo, eppure, come il vinile e il contrabbando di sigarette, la newsletter non sembra intenzionata a diventare definitivamente vintage. Le newsletter sono diventate, curiosamente, uno strumento di comunicazione esclusivo e privato, che ripaga il tempo speso a leggerle con informazioni e interazioni che non possono essere reperite altrove. Naturalmente ogni storia di successo è un caso a se e ci sono molti motivi per i quali una newsletter può ancora rivelarsi uno strumento utile. Eccone alcuni.
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