Ci sono esperienze frustranti per chi lavora nel marketing e sono quasi tutte legate ai clienti. Uno dei momenti di più assoluta demolizione della voglia di vivere è quello in cui il cliente, in fase di briefing, non è in grado di rispondere alla domanda “quali sono i valori del brand?” e contrappone a questa idea il concetto di “il pubblico deve comprare il mio prodotto perché io ho bisogno di venderlo“. La procedura, in questi casi, è chiara: respirate profondamente e, qualsiasi cosa succeda, non cercate di spiegare al vostro interlocutore cosa sia il relationship marketing, perché saperlo è il vostro lavoro e non il suo. Ora, a meno che non vi troviate davanti una delle tipologie di clienti infernali dei quali vi abbiamo già parlato, inizia la parte più appassionante del progetto, ovvero quella nella quale si pongono le basi per stabilire veramente una connessione con il pubblico. Che cosa è realmente il relationship marketing e perché è così difficile per alcuni brand applicarlo? Quella che segue è una breve analisi delle principali caratteristiche di questo strumento promozionale.
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