Che cos'è il growth hacking e perché ne hai bisogno adesso
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Che cos’è il growth hacking e perché ne hai bisogno adesso

growth hacking
Scritto da Angela
Vi ricordate quando erano tutti social media manager? A pensarci, sono ancora tutti social media manager. O quando erano tutti blogger? A pensarci, sono ancora tutti blogger, anzi, ce ne sono sempre di più. O quando erano tutti influencer? Ecco, quelli sono un po’ decaduti, perché il ruolo è più difficile da simulare. E poi ci sono gli esperti di growth hacking. Questa è la parola chiave dell’ultima decade: anche se la diffusione massiccia del termine è un fenomeno assai più recente, la prima menzione si fa risalire al 2009, con la nascita del sito Growthhackers.com di Sean Ellis, che cercò di definire una nuova figura professionale e spiegare al mondo la sua utilità. Otto anni dopo, il mondo non ha ancora capito bene di che cosa si tratti e spesso e volentieri utilizza il termine growth hacking come un sinonimo più attraente di marketing. Il vizio di utilizzare termini in modo scorretto semplicemente perché si ritiene che quelli più alla moda abbiano un effetto maggiore è endemico, ma spesso genera confusione. Esattamente come problematica non è sinonimo di problema, growth hacking non è sinonimo di marketing. Che cosa si nasconde dietro a questa parola magica che tutti pronunciano senza che ne segua alcun incantesimo? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
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Informazioni sull'autore

Angela

Editrice e co-fondatrice dell'agenzia di comunicazioni Fiore & Conti Gbr. Vive e lavora a Berlino

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