Le 4 caratteristiche di un pessimo freelancer
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Le 4 caratteristiche di un pessimo freelancer

pessimo freelancer
Scritto da Angela
Ci vuole un’attitudine particolare per prendere scrupolosamente nota di tutti i difetti della propria categoria. Qualcuno potrebbe scambiare questa disposizione d’animo per pessimismo o per scarsa fiducia nell’umanità, ma in realtà si tratta di una conseguenza naturale del desiderio di migliorarsi. Imparare dai propri errori è fondamentale, ma imparare da quelli degli altri può essere altrettanto utile. Per questo motivo, dopo aver attinto alla mia personale esperienza nel settore degli eventi per raccontarvi tutto ciò che un organizzatore di eventi non dovrebbe essere, oggi vi propongo il ritratto del pessimo freelancer, quello che dovreste sforzarvi di non essere o, se vi trovate dall’altra parte della barricata, quello che non dovreste mai assumere.
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Informazioni sull'autore

Angela

Editrice e co-fondatrice dell'agenzia di comunicazioni Fiore & Conti Gbr. Vive e lavora a Berlino

2 Commenti

  • Buonasera Angela,
    finalmente qualcuno che ragiona in termini di qualità!!
    Peccato che in pratica tutti privilegino il “basso costo”.
    Personalmente ho sempre evitato di “svendere” la mia esperienza e le mie competenze!!!
    Risultato: sto cambiando lavoro!!!!
    Jaydee Show

    • Caro Gianluigi, può essere frustrante cercare di affermarsi puntando sulla qualità in un contesto nel quale spesso si gioca al ribasso e credo che tutti, in momenti diversi, abbiamo avuto la tentazione di gettare la spugna. Però è un peccato, nonché una perdita per tutto il settore, quando chi pensava di fare la differenza sceglie di farsi da parte a favore di chi si svende. Sulla lunga distanza la differenza si vede, ma bisogna anche avere a che fare con interlocutori che hanno voglia di cercarla! In bocca al lupo.
      Angela

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