Native Advertising: pro e contro del marketing più discusso
Digital Marketing

Native advertising: i pro e contro della tecnica promozionale più discussa del momento

Native advertising
Scritto da Angela
Native Advertising è una di quelle espressioni che sono passate gradualmente dal gergo degli addetti ai lavori al linguaggio comune, senza che nessuno si sia soffermato a spiegarne adeguatamente il significato. Per chi non si occupa professionalmente di marketing, il termine native advertising sarà probabilmente familiare, ma la sostanza si perderà nell’oceano delle nuove forme di strategia promozionale emerse negli ultimi anni. Per chi ha più familiarità con il settore, il native advertising rientra fra le pratiche più discusse e controverse, all’interno di quello che viene comunemente chiamato content marketing. Dopo tutto, nella nostra idea di promozione, la creazione di contenuti è centrale e viene curata in ogni suo aspetto. Dal copy più accurato a una selezione e collocazione precisa delle immagini, nulla è mai lasciato al caso. Il Native Advertising ci riporta, tuttavia, a un dilemma che esisteva già molti anni fa: è sempre indispensabile che un messaggio promozionale sia identificabile come tale?
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Informazioni sull'autore

Angela

Editrice e co-fondatrice dell'agenzia di comunicazioni Fiore & Conti Gbr. Vive e lavora a Berlino

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