Hyperlocal è la parola d’ordine di un nuovo tipo di economia che sta prendendo piede in tutto il mondo. Da noi questo termine non è ancora particolarmente popolare, ma si sa, noi Italiani ci prendiamo il nostro tempo per acquisire mode e tendenze, compriamo i format televisivi con cinque anni di ritardo e ci interessiamo alle “buzzwords” solo quando gli USA e tutto il resto del mondo le hanno masticate a dovere e sono passati oltre. Pensate che esageri? Cercate “hyperlocal” su Google. Fatto? Ora selezionate solo i risultati in Italiano. Potete anche provare a cercare “iperlocale”. Fatto? E adesso ditemi che non ho ragione. Il fatto che i viaggi e le informazioni hyperlocal siano una tendenza destinata a crescere vuol dire che questo è il momento ideale per costruire una startup a tema. Non occorre ringraziarmi, mi accontenterò di una modesta percentuale quando sarete acquistati da Tripadvisor. Ma andiamo con ordine: cosa vuol dire hyperlocal? Con questo termine ci si riferisce al complesso di informazioni che riguardano una comunità geograficamente definita. Intorno a queste informazioni si sta sviluppando un modello di economia person-to-person che, fino a questo momento, sembra riuscire nel delicato intento di fornire servizi di qualità senza distruggere risorse o alimentare stereotipi. Del soggiorno hyperlocal si è parlato fino allo sfinimento (Airbnb, Homestay, Housetrip e moltissimi altri): la crescita più promettente sta avvenendo in tutti gli altri settori del turismo. Ecco qualche esempio.
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