Siamo abituati a considerare l’Italia sempre un passo indietro quando si tratta di innovazione e produttività. In questo tipo di considerazioni si mescolano sempre un fondo di esterofilia e anche la naturale tendenza a criticare ciò che si ha e a desiderare di più. Certamente ci viene più naturale pensare che un imprenditore italiano possa aver voglia di aprire un’attività all’estero che non il contrario, specialmente quando si tratta di startup. Eppure negli ultimi anni l’Italia si è dimostrata capace di creare ecosistemi sempre più favorevoli per gli startupper e gli innovatori, soprattutto grazie a una serie di incentivi e alla semplificazione di alcune procedure. Questo trend sta motivando molti giovani imprenditori Italiani ad avviare nuove attività innovative, ma sta anche attirando aspiranti startupper dall’estero: ce lo dice il recente incremento delle richieste di visa per startupper nel nostro paese, soprattutto provenienti dalla Russia e dalla Cina.
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