C’è un problema che affligge categorie anche molto diverse fra loro, dai creativi agli imprenditori, dai freelancer ai dipendenti: il burnout. Spesso sono i liberi professionisti a risentirne maggiormente, perché lavorare per se stessi, spesso, vuol dire non avere orari né vere e proprie vacanze. Il risultato di questo tipo di ritmi lavorativi è una prolungata stanchezza, che sembra non essere temperata neppure dal riposo, una generale incapacità di concentrarsi e la sensazione di lavorare moltissimo, senza raggiungere alcun risultato rilevante, con conseguente perdita di interesse ed entusiasmo per il proprio lavoro. Per i più sfortunati, tutto questo può essere accompagnato da insonnia, ansia e frequenti mal di testa. Se questa descrizione vi è familiare, probabilmente state sperimentando un periodo di “burnout”.
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