Il rapporto quasi simbiotico che quasi tutti abbiamo con smartphone e tablet influenza negativamente la nostra capacità di concentrazione. Questo fatto ormai non rappresenta più una novità e gli organizzatori di eventi sono fra le categorie che più spesso si scontrano con i pesanti effetti di questa situazione. La connessione continua e costante e l’onnipresenza delle app garantiscono una sovrabbondanza di stimoli diversi, che si susseguono rapidamente spostando la nostra attenzione in una serie di micro-movimenti dei quali non siamo neanche più consapevoli. Ce ne rendiamo conto in prima persona dal lato “passivo”, tutte le volte che ci ritroviamo a faticare in un semplice percorso di formazione professionale e ci chiediamo come ci fosse possibile, da ragazzi, studiare e restare concentrati per ore. Alcuni di noi se ne rendono conto anche dal lato attivo, quando dobbiamo guadagnare e mantenere l’attenzione di una qualunque fetta di pubblico – compito che si rivela sempre più difficile. La complessità dei contenuti, ovviamente, è la prima vittima di questo fenomeno. Che cosa significa tutto questo per un organizzatore di eventi? Semplicemente che la maggior parte dei partecipanti agli eventi corporate passano più tempo a guardare gli schermi dei propri smartphone che a interagire con l’evento al quale si trovano.
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