La prima metà della seconda decade degli anni 2000 è caratterizzata da: tagli di capelli che fra dieci anni troveremo ridicoli, clamore mediatico intorno all’uscita di un nuovo episodio della saga di Star Wars, l’ossessione che i nuovi supporti musicali distruggano il mercato discografico, la diffusione di brutto pop preconfezionato e la granitica certezza che il video sia il mezzo migliore per promuovere qualsiasi cosa. Praticamente è il 1983. La sostanziale differenza sta nel fatto che, a differenza dell’anno di uscita de L’Impero Colpisce Ancora, il 2015 ci vede interagire su scala globale tramite i social network, sempre più spesso navigando da dispositivi mobili e, secondo uno studio della Cisco pubblicato a maggio di quest’anno, impegnati a guardare video per il 64% del tempo che passiamo online. Secondo lo stesso studio, quattro quinti dei contenuti fruiti su internet saranno video entro il 2019. Si tratta di una rivoluzione? Nella forma e nei mezzi, probabilmente, ma non nella sostanza. La tecnologia, come spesso accade, abbatte i costi di produzione e confonde le acque, almeno all’inizio, ma difficilmente basta da sola a modificare l’impatto dei messaggi. L’evoluzione di un linguaggio e la capacità di dominarlo vanno di pari passo con lo sviluppo tecnologico, ma continuano a essere gli elementi determinanti nel raggiungimento del risultato finale per il quale vengono prodotti: la vendita. Quindi, prima di riversare sul povero lettore ulteriori reminiscenze di antiche lezioni di Sociologia delle Comunicazioni, eccovi una breve guida al video marketing nel 2015, suddivisa in 5 domande. Sentitevi liberi di fare un paragone con testi equivalenti del 1983.
Articolo molto ricco, Angela, complimenti.
Credo che per avere successo con i video sia necessario un buon piano editoriale, mirato a raggiungere un target specifico, al quale proporre video, tutorial e altro che siano utili per la propria audience. In questo preferisco YouTube e prossimamente inizio con una mia serie…
Ciao e buon lavoro.
Articolo molto ricco, Angela, complimenti.
Credo che per avere successo con i video sia necessario un buon piano editoriale, mirato a raggiungere un target specifico, al quale proporre video, tutorial e altro che siano utili per la propria audience. In questo preferisco YouTube e prossimamente inizio con una mia serie…
Ciao e buon lavoro.