L’Italia e buona parte del mondo si avventurano nella “Fase 2” della risposta alla pandemia globale fra mille dubbi e incertezze. Come si torna al lavoro? Come si gestiscono i turni? Quanta percentuale del lavoro si può svolgere in home office? Per il settore degli eventi, ovviamente, la risposta a quest’ultima domanda è… incredibile. Per noi, infatti, non si è trattato (solo) di sanificare i nostri uffici e suddividere le ore fra ufficio e smart working in modo da incontrarci il meno possibile, ma addirittura di ripensare tutto il nostro modo di lavorare, la nostra offerta e l’intera gamma delle nostre attività. Oggetto di attenzione, infatti, non sono solo le ore che si passano con i colleghi, ma soprattutto quelle che si dovrebbero passare con i clienti o esplorando spazi per fare location scouting e, naturalmente, quelle che si dedicano agli eventi veri e propri che oggi non sono più possibili negli stessi formati di un tempo. Gli eventi virtuali hanno cambiato completamente il nostro modo di lavorare. Per noi di Smart Eventi, il concetto di “smart working” sembra cucito su misura ed è veramente… Smart! Ecco come abbiamo gestito le principali preoccupazioni e sfide di questo periodo.
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