Una delle attività preferite dei marketer è monitorare il gradimento dei diversi formati comunicativi. C’è stato il periodo delle immagini su Facebook, che generavano più engagement di qualsiasi altro supporto, seguito dal periodo delle gif e dei cinemagraph e probabilmente ci saranno ancora sviluppi che oggi non sappiamo prevedere. Una tipologia di contenuto, tuttavia, è rimasta costantemente sulla cresta dell’onda: il video. E fra i diversi tipi di contenuti video, l’ultimo ciclone nel campo dello storytelling è sicuramente il live streaming sui social media. Il grandissimo pregio di questo formato? L’eliminazione di tutte le fasi di postproduzione e la possibilità di trasmettere un senso autentico di spontaneità, presentando l’aspetto più squisitamente umano di ogni messaggio. In altre parole, i social media si sono riappropriati dell’improvvisazione, che sembrava sparita in un mondo in cui le foto si ritoccano fino a renderle irriconoscibili e ogni post viene corretto da un team di cinque persone.
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