Strategie di social media marketing: come ci cambia il lockdown

Abbracciare il cambiamento

Questo è il primo consiglio per qualsiasi brand o azienda che intenda riconsiderare non solo le strategie di social media marketing, ma tutta la propria comunicazione in questo periodo di grandi paure e novità. Avere un atteggiamento rigido e resistente davanti al cambiamento è il modo migliore per restare indietro. È naturale avere paura delle novità, soprattutto di quelle che non si sono ricercate intenzionalmente, ma in momenti come questo è indispensabile essere pronti a mettere in discussione tutti gli aspetti del nostro modo di operare, tanto nel proprio settore specifico quanto nella comunicazione, anche quelli che ci sembrano fondamentali e immodificabili.

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Come cambiano le strategie di social media marketing nel mondo post-covid?

La crisi del coronavirus ha cambiato completamente le nostre abitudini di consumo e le nostre priorità, ma anche il modo di accostarsi agli acquisti, soprattutto a quelli online, che sono diventati una parte essenziale della nostra quotidianità. Si passa più tempo su internet. A farlo sono anche fasce demografiche che prima ne facevano un uso moderato. Le strategie di social media marketing devono tenere conto delle novità di questo panorama tecnologico e di consumo. Le reazioni dei brand sono state disomogenee, fino a questo momento. In alcuni settori, come quello del turismo, la riduzione drastica degli investimenti ha determinato anche un taglio degli investimenti pubblicitari sui social media. Per contro, molti brand più piccoli hanno deciso di rilanciare, sperimentando per la prima volta con questo tipo di promozione e scoprendo che gli utenti, in questa fase, sono meglio disposti verso gli ad sui social media, poiché questi vengono percepiti più come autentici strumenti di interazione e meno come un “hobby” o una perdita di tempo.

Che linguaggio conviene utilizzare nelle nuove strategie di social media marketing?

Adesso più che mai è indispensabile utilizzare al meglio tutti gli strumenti che le piattaforme social ci mettono a disposizione. Non sono infatti solo i brand a non avere le idee chiare su come comunicare: neanche il pubblico ha ancora costruito esperienze significative per definire i propri gusti, in materia di pubblicità sui social collegata a esperienze di acquisto regolari. Questo vuol dire che è arrivato il momento, per esempio, di creare campagne di prova e testare soluzioni diverse su diversi gruppi di utenti (per esempio utilizzando la funzione A/B testing delle campagne Facebook), provando a declinare le proprie campagne in modi diversi. Meglio un video o una foto? Meglio una galleria o un sondaggio? Potrebbe essere il caso di cambiare il tono della conversazione, sceglierne uno più informale e divertente, o magari più istituzionale? Tutti gli esperimenti che si rimandavano da mesi o da anni possono e devono essere fatti adesso. Questo ha già portato molti brand a cambiare alcuni elementi nella propria comunicazione. Abbracciare tutte le possibilità offerte dalla tecnologia è il primo passo per diventare leader del mercato, in questo momento di transizione.

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