Ecco le tendenze del marketing per il 2020

Gli acquisti su Pinterest

La percentuale di utenti che si servono di Pinterest per informarsi sull’acquisto di certi prodotti è in vertiginosa crescita. In alcuni ambiti, come quello dell’arredo di interni e dell’abbigliamento, si parla di picchi del 70%, registrati in alcuni gruppi di utenti. Era questione di tempo prima che il celebre social dei “Pins” permettesse agli utenti di acquistare direttamente dalla piattaforma. Ora il processo che porta dall’ispirazione all’acquisto sarà reso più semplice e rapido, con una serie di scorciatoie che permettono all’utente di arrivare in un semplice click sul sito del brand e accedere direttamente alla vendita dell’oggetto raffigurato nel “pin”. Inoltre, per i “pin” che contengono più elementi (come, per esempio, quelli che raffigurano un outfit) arriva la funzione “Shop the Look”, che permette di individuare e quindi acquistare singoli elementi all’interno di una particolare immagine. Infine è possibile usare la fotocamera dello smartphone per cercare sulla piattaforma oggetti che si vedono nel mondo reale. Queste funzioni sono già disponibili (anche se alcune, mentre scriviamo, sono ancora in fase di test e limitate agli USA) e in molti le contano fra le più importanti tendenze del marketing per il 2020.

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Marketing personalizzato

Il 2020 sarà l’anno del marketing personalizzato. L’era degli ad “generalisti” sta finendo e anche gli influencers cominciano a essere meno rilevanti che in passato. E quando si parla di marketing, personalizzazione vuol dire prima di tutto ricerca del target e definizione di una UX davvero particolare, che sia pensata per rispondere ai gusti e alle esigenze del consumatore. Questo vuol dire che acquisteranno particolare importanza tutti quegli strumenti e quelle piattaforme che permettono di suddividere il proprio target in gruppi sempre più specifici. E non è detto che questo si traduca solo in nuovi e scintillanti strumenti social: si prevede infatti una crescita dell’efficacia delle newsletter, a patto di scegliere servizi che permettano una segmentazione estremamente accurata del target in base a criteri davvero rilevanti. Ed è importante ricordare che non ci sono template universali per stabilire quali siano i criteri rilevanti. Per un’iniziativa di quartiere, il parametro più importante sarà la collocazione geografica, mentre per un prodotto cosmetico di potrebbe essere invece il genere o l’età. E così via, aggiungendo sempre nuovi livelli di complessità per garantire a ogni utente l’esperienza più adatta.

Smart speaker e conversational marketing

Fra tutte le tendenze del marketing per il 2020, questa è senz’altro la più vincolata allo sviluppo tecnologico e si lega in particolare agli algoritmi di “search query processing” che sono alla base degli assistenti digitali. Questo tipo di intelligenza artificiale permette di creare interazioni fra i brand e gli utenti che ricordano molto da vicino una conversazione in tempo reale fra esseri umani. Non si tratta solo di fornire risposte rapidamente, ma anche di imitare il linguaggio umano, come già fanno i chatbot. Era solo questione di tempo, insomma, prima che i brand si concentrassero sul creare un nuovo tipo di “funnel” che parte dalle ricerche effettuate sugli smart speaker e utilizza questi dispositivi come veicoli primari per condurre all’acquisto di beni e servizi.

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